La 94esima edizione degli Oscar sarà ricordata, non tanto per la conduzione a tre delle comiche Amy Schumer, Wanda Sykes e Regina Hall, ma soprattutto per il pugno in faccia sferrato da Will Smith a Chris Rock dopo una battuta del comico sull’aspetto di Jada Pinkett Smith, moglie di Will. L’attore, che poco dopo ha ritirato il premio come miglior attore protagonista per Una famiglia vincente – King Richard, in lacrime si è scusato con tutti per l’accaduto dicendo che l’amore fa fare cose folli. Molta emozione anche per la vittoria di Jessica Chastain che, dopo tre nomination, finalmente sale sul palco per ricevere l’Oscar per Gli occhi di Tammy Faye, che ottiene anche il premio al trucco e alle acconciature.
L’Oscar al migliore film va a I segni del cuore (CODA), prima vittoria di una piattaforma streaming (Apple TV+). Il film di Sian Hader riceve anche la statuetta alla sceneggiatura non originale e quella alla performance di Troy Kotsur, attore non protagonista. Il grande sconfitto della serata resta Il potere del cane che, con 12 candidature, si è dovuto accontentare dell’Oscar alla regia di Jane Campion.
Dune di Denis Villeneuve fa incetta di premi tecnici portandosi a casa miglior fotografia, sonoro, colonna sonora, effetti visivi, montaggio e scenografia. Drive My Car di Ryûsuke Hamaguchi batte Paolo Sorrentino nella categoria Miglior film internazionale ed Encanto vince l’ennesimo Oscar della Disney.
Ecco tutti i vincitori
- Miglior film: “I segni del cuore”
- Miglior regia: Jane Campion per “Il potere del cane”
- Miglior attrice protagonista: Jessica Chastain per “Gli occhi di Tammy Faye”
- Miglior attore protagonista: Will Smith per “Una famiglia vincente – King Richard”
- Miglior attrice non protagonista: Ariana DeBose per “West Side story”
- Miglior attore non protagonista: Troy Kotsur per “I segni del cuore”
- Miglior sceneggiatura originale: Kenneth Branagh per “Belfast”
- Miglior sceneggiatura non originale: Sian Heder per “I segni del cuore”
- Miglior film d’animazione: “Encanto” di Jared Bush, Byron Howard e Charise Castro Smith (Walt Disney)
- Miglior film internazionale: “Drive my car” di Ryûsuke Hamaguchi (Giappone)
- Miglior fotografia: Greig Fraser per “Dune”
- Miglior montaggio: Joe Walker per “Dune”
- Miglior colonna sonora: Hans Zimmer per “Dune”
- Miglior canzone originale: “No time to die” di Billie Eilish e Finneas O’Connel da “No time to die”
- Miglior scenografia: Patrice Vermette e Zsuzsanna Sipos per “Dune”
- Migliori costumi: Jenny Beavan per “Crudelia”
- Miglior trucco & acconciature: Stephanie Ingram, Linda Dowds e Justin Raleigh per “Gli occhi di Tammy Faye”
- Migliori effetti visivi: Paul Lambert, Tristan Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer per “Dune”
- Miglior sonoro: Mark Ruth, Mark A. Mangini, Theo Green, Dough Hemphill e Ron Bartlett per “Dune”
- Miglior documentario: “Summer of soul” di Questlove
- Miglior corto: “The long goodbye” di Aneil Karia e Riz Ahmed
- Miglior corto documentario: “The queen of basketball” di Ben Proudfoot
- Miglior corto animato: “The Windshield Wiper” di Alberto Mielgo e Leo Sanchez Barbosa