Sono dieci i film distribuiti da I Wonder Pictures che fanno parte della selezione ufficiale della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, distribuiti tra le diverse sezioni del festival che si svolgerà dal 31 agosto al 10 settembre.
A partire dal concorso internazionale, dove concorrerà per il Leone d’oro The Whale, nuovo film di Darren Aronofsky. Tratto dalla pièce teatrale di Samuel D. Hunter, che ha scritto anche la sceneggiatura del film, The Whale è la storia di Charlie, un professore d’inglese che soffre di grave obesità e tenta di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, che si è allontanata da lui, per cercare un’ultima possibilità di riscatto.
Nei panni di Charlie il pluripremiato Brendan Fraser, protagonista della trilogia de La Mummia e di Crash. Al suo fianco Sadie Sink, amata protagonista della serie di culto Netflix Stranger Things. Sink è Ellie, la figlia con cui Charlie cerca di riconnettersi dopo molti anni. Nel cast anche Samantha Morton, due volte candidata all’Oscar, Ty Simpkins, il giovane protagonista della saga horror Insidious, e la candidata al Golden Globe Hong Chau.
Un altro ritorno nel concorso veneziano è quello di Andrea Pallaoro, che in Laguna era venuto nel 2017 con Hannah(anche questo distribuito da I Wonder Pictures), film che regalò la Coppa Volpi alla sua protagonista Charlotte Rampling. Monica racconta la storia di una donna che torna a casa dopo una lunga assenza per prendersi cura della madre. Questo ritorno nella famiglia da cui si era allontanata da adolescente le fa intraprendere un percorso nel suo dolore e nelle sue paure, nei suoi bisogni e nei suoi desideri, fino a scoprire dentro di sé la forza per guarire le ferite del proprio passato. Protagoniste di Monica quattro straordinarie interpreti: Trace Lysette (Hustler) nella parte di Monica, Patricia Clarkson (Good Night and Good Luck, The Station Agent), Emily Browning (Sleeping Beauty, Sucker Punch) e Adriana Barraza (una nomination Oscar per Babel)
Nella sezione Orizzonti si ricompone la coppia formata da regista Jean-Paul Salomé e da Isabelle Huppert, reduci dal successo de La padrina. In The Sitting Duck la grande attrice francese veste i panni di Maureen Kearney (Isabelle Huppert), trovata in casa sua legata a una sedia, con una lettera A incisa sulla pancia e il manico di un coltello infilato nella vagina. Sconvolta, non ricorda nulla dell’aggressione. Le indagini sono serrate, vista la gravità dei fatti. Ma man mano che emergono nuovi elementi, nella mente degli inquirenti inizia a crescere un dubbio, e da vittima Maureen si ritrova a essere la prima sospettata. Tratto da una storia vera, La Syndacaliste (questo il titolo francese) correrà nella sezione dove l’anno scorso ha trionfato Full Time con il Leone Nero e il premio per la migliore attrice a Laure Calamy.
E proprio Laure Calamy è la protagonista di L’origine del male, presente nella giovane sezione Orizzonti Extra (la prima edizione dell’anno scorso fu vinta da Il cieco che non voleva vedere Titanic di Teemu Nikki), in cui interpreta Stéphane, una modesta operaia nella cui vita riappare il ricco padre mai conosciuto che vive isolato in una villa con quattro donne, preoccupate dalla presenza di Stéphane e decise a farla sentire un’intrusa. Per farsi accettare Stéphane inizia a raccontare cose non vere per rendere la sua vita più interessante, provocando una pericolosa reazione a catena. L’origine del male è il terzo lungometraggio di Sébastien Marnier, già a Venezia 2018 con L’ultima ora. Nel cast anche Doria Tillier de La belle époque, e Suzanne Clement, musa di Xavier Dolan.
Ancora in Orizzonti Extra troviamo Amanda, esordio alla regia di Carolina Cavalli. Da che si ricorda Amanda (Benedetta Porcaroli), 24 anni, non ha mai avuto amici. É la cosa che desidera di più. Quando scopre che da neonate lei e Rebecca passavano un sacco di tempo insieme, Amanda sceglie la sua nuova missione: convincerla che sono ancora migliori amiche. Nel cast troviamo anche Galatea Bellugi, Giovanna Mezzogiorno, Michele Bravi e Monica Nappo.
I Wonder Pictures è felice di annunciare anche tre film nel programma di Venezia Classici, opere di recente acquisizione che vanno ad arricchire il catalogo della distribuzione diretta da Andrea Romeo.
Si tratta di due restauri eccellenti e un documentario su un grande personaggio della storia del cinema. I misteri del giardino di Compton House, straordinario esordio di Peter Greenaway, presentato nella versione restaurata dal British Film Institute, e Mes Petites Amoureuses, capolavoro del grande regista francese Jean Eustache, presentato nella copia restaurata da Les Films du Losanges.
Il documentario è Bonnie, diretto da Simon Wallon, che racconta la vita professionale e privata di Bonnie Timmerman, una delle più grandi casting director del cinema americano, la cui arte di mettere insieme il giusto gruppo di interpreti ha contribuito a rendere immortali film come Una poltrona per due, Carlito’s Way e Heat – La sfida, una delle molte collaborazioni con Michael Mann, tra cui gli 89 episodi della serie Miami Vice.
Marcia su Roma di Mark Cousins aprirà come Evento Speciale Fuori Concorso la XIX edizione delle Giornate degli Autori. Prodotto da PalomarDOC e Luce Cinecittà in collaborazione con il Saggiatore, nel centenario della Marcia su Roma il filmmaker irlandese prende spunto dalla rilettura filologica di A Noi di Umberto Paradisi, film che nel 1923 fu la cronaca ufficiale del Partito Fascista sulle giornate che portarono Benito Mussolini a capo del governo. Nel film troviamo anche Alba Rohrwacher nel ruolo di Anna, donna del popolo ed esaltata sostenitrice del regime finché gli eventi non la porteranno a ricredersi.
Il decimo titolo sarà annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma delle Giornate degli Autori.