VI RACCONTO OZU | Rassegna gratuita sul cinema di Ozu Yasujiro

Dal 16 ottobre al 27 novembre ogni venerdì potremo ammirare in sala e in streaming la settima arte in sette film di Ozu Yasujiro.

Sul cinema di Ozu Yasujiro si sono espressi registi, critici, attori, cinefili, blogger di ogni parte del mondo; la bibliografia è sterminata e oltre a comprendere libri, articoli, saggi, monografie, tesi di laurea, negli ultimi decenni si è arricchita di siti e pagine web ad opera di addetti ai lavori e cinefili ben documentati i quali, attraverso dissertazioni, commenti e aneddoti ci forniscono un’immagine a tutto tondo di Ozu uomo e Ozu regista.

Tra le più note affermazioni, campeggia quella di Wim Wenders che ha paragonato il cinema di Ozu alla cosa più simile al Paradiso. Ci sono poi le testimonianze di attori e attrici con i quali il regista strinse un fortunatissimo sodalizio artistico, come Ryu Chishu e Hara Setsuko che riferiscono di un direttore di regia – e spesso anche autore o co-autore di sceneggiature – che aveva gran cura di ogni dettaglio scenico e dava precise istruzioni sullo stile di recitazione, limitando iniziative istrioniche personali. La dote che tutti gli riconoscono è quella di aver saputo comunicare valori e sentimenti universali attraverso storie prive di avvenimenti particolari, racconti di vite ordinarie portati in scena con espressioni recitative minimali eppure di grande intensità.

Partendo dalle piccole cose, Ozu ha narrato realtà universali, verità percepite all’interno di ogni gradino sociale, per le quali – nonostante un canone stilistico e iconografico marcatamente giapponese – è ancora in grado di registrare una immediata empatia negli spettatori di tutto il mondo.

A distanza di oltre vent’anni dall’ultimo omaggio al grande cineasta – che amava definirsi un “venditore di tofu” – l’Istituto Giapponese ripropone alcuni dei suoi memorabili film accanto a opere meno note, con il duplice scopo di offrire alle nuove generazioni l’opportunità di conoscere uno stile di regia rimasto ineguagliato ma anche di soddisfare le richieste di tanti appassionati desiderosi di ri-assaporare quelle atmosfere intime e quei dialoghi domestici semplici e garbati attraverso i quali Ozu raccontò storie di gente comune e di generazioni a confronto, a cavallo tra il periodo pre e post-bellico.

Sette i film in programma, proposti ogni venerdì alternativamente nella sala cinema dell’Istituto a Roma (via A. Gramsci, 74) con pubblico in presenza, e online, sulla piattaforma MYmovies.it in una sala virtuale con pubblico a distanza, connesso da remoto.

In sala saranno proiettate quattro pellicole in 16mm, provenienti dalla Japan Foundation Film Library di Tokyo; basterà arrivare con 15 minuti di anticipo e osservare le regole che ormai tutti conosciamo: accesso con mascherina, misura della temperatura corporea, sedute in posti distanziati.

tre titoli presentati sulla piattaforma MYmovies.it – per i quali si è invece attinto al cofanetto Ozu Yasujiro – I sei capolavori restaurati, edito dalla friulana Tucker Film – saranno introdotti da esperti e studiosi di cinema: Giorgio Gosetti, Raffaele Meale, Guy Borlée, Dario Tomasi, Mario Sesti; sarà come entrare in una sala cinematografica virtuale da 300 posti, con ingresso gratuito ma con il posto da prenotare attraverso un link che sarà reso pubblico sulla Newsletter e sul sito dell’Istituto Giapponese (www.jfroma.it) nei giorni precedenti le rispettive proiezioni.

Il programma della rassegna lo trovate QUI

Tutti i film sono proposti in versione originale con sottotitoli in italiano e/o inglese.

Ingresso libero fino a esaurimento posti (in sala) e accesso online gratuito con prenotazione tramite link (sulla piattaforma MYmovies.it).

Autore dell'articolo: moviedigger