la tana recensione

LA TANA | La recensione del corto sperimentale Pixar

Se Soul fosse uscito al cinema, sarebbe stato sicuramente preceduto da un cortometraggio Pixar, come da tradizione. Il corto in questione, La tana (Burrow), diretto magnificamente da Madeline Sharafian (Coco e Purl) – disponibile in streaming su Disney+ – è stato realizzato all’interno del programma SparkShort che consente a giovani talenti di creare il proprio cortometraggio, sperimentando nuove tecniche di animazione e raccontando storie mai trattate dalla Pixar (ad esempio alcune di queste opere hanno affrontato temi delicati come l’autismo, i diritti degli animali e una storia di coming out).

La tana è un cortometraggio classico, pieno di cuore, molto più vicino a quelli tradizionali Pixar, e segue la storia di una giovane coniglietta che vuole scavare la tana dei propri sogni, nonostante non sappia come fare. Piuttosto che chiedere aiuto agli altri animali del bosco, scava da sola sempre più in profondità, mettendosi nei guai. Dopo aver toccato il fondo, impara che non bisogna vergognarsi di chiedere una mano agli altri.

Questa affascinante favola 2D (secondo corto Sparkshort dopo Kitbull ad utilizzare questa tecnica) ha un bellissimo stile artistico, che riesce a comunicare tutta la tenerezza, la dolcezza e la determinazione della timida protagonista. Sembra di sfogliare un libro per bambini con i disegni degli animali che prendono vita sullo schermo, lasciando a bocca aperta per la varietà degli ambienti.

A differenza degli altri corti sperimentali la storia di Burrow – come del resto anche il messaggio – è semplice ma proprio per questo arriva dritto al cuore. Invece di perdere tempo sui social network o a guardare video inutili su YouTube, vi consigliamo di trascorrere i prossimi 6 minuti ad ammirare questo adorabile e affascinante corto che riempirà di dolcezza il vostro cuore.

Autore dell'articolo: moviedigger