top gun: maverick

TOP GUN: MAVERICK | Recensione del film di Joseph Kosinski

Dopo oltre 35 anni Tom Cruise ritorna negli iconici panni del Tenente Pete “Maverick” Mitchell, e nonostante la lunga attesa continuano a calzargli a pennello.

La pellicola vede il leggendario pilota della Us Navy nuovo istruttore di volo della scuola di piloti “Top Gun” fare da mentore e guida a Bradley, figlio dello scomparso compagno di volo Goose, che cerca di diventare un aviatore come il padre.

Top Gun: Maverick analizza l’evoluzione del protagonista, in una fase totalmente differente della sua vita, e il suo percorso emotivo che lo riporta dopo più di trent’anni di servizio ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere, nell’accademia più prestigiosa dell’aviazione degli Stati Uniti.

In quest’ottica è centrale il ruolo del figlio del compianto Goose, Bradley “Rooster” Bradshaw, interpretato dall’ottimo Miles Teller, che risulta il più interessante dei “nuovi” personaggi, e che costringerà Maverick a fare i conti con i fantasmi del suo passato.

Inevitabilmente le emozioni più grandi le regalano la colonna sonora e le facce già note. Non possiamo non citare il grandissimo Val Kilmer, lungamente provato dalla malattia, commovente nella sua interpretazione di Iceman.

Di importanza pari se non superiore alla trama in Top Gun: Maverick ci sono le scene d’azione, con sequenze aeree mozzafiato riprese per quanto possibile dal vivo con una resa realistica favolosa grazie all’ottimo lavoro dietro alla macchina da presa di Joseph Kosinski e del suo team, in un’epoca dove si lavora quasi esclusivamente in digitale.

Un film che sarà sicuramente apprezzato dai fan del primo capitolo ma anche dai nuovi spettatori, che dopo la visione di Top Gun Maverick andranno di corsa a recuperare il primo film di Tony Scott del 1986.

(Top Gun: Maverick, di Joseph Kosinski. 2022, azione, 131′)

Autore dell'articolo: moviedigger