The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes

THE TUNNEL TO SUMMER, THE EXIT OF GOODBYES | Recensione del film anime di Tomohisa Taguchi

The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes, nei cinema italiani il 10, 11 e 12 giugno grazie a Anime Factory, è un lungometraggio animato giapponese di genere mystery sci-fi tratto dall’omonimo romanzo di Mei Hachimoku, scritto e diretto da Tomohisa Taguchi.

Una leggenda narra che nel Tunnel di Urashima tutti i desideri si avverino. Come tributo per la realizzazione del proprio sogno, colui che entra nel tunnel deve sacrificare il proprio tempo, sia esso conteggiabile in ore, giorni o anni.
Infatti al suo interno il tempo scorre molto più velocemente rispetto all’esterno e pochi secondi trascorsi dentro al Tunnel equivalgono a ore nel mondo fuori.
Kaoru, adolescente travagliato dalla storia famigliare difficile, sa esattamente cosa chiedere al tunnel: riportare in vita la sua sorellina Karen, morta tragicamente anni prima.
Ad aiutarlo nell’impresa c’è Anzu, ragazza cupa e riservata, sua compagna di classe, appena arrivata in paese. Anche Anzu ha un sogno da affidare al tunnel: diventare una fumettista di successo in memoria del suo amato nonno.
L’attraversamento del tunnel richiede preparazione e indagine e i due adolescenti iniziano a instaurare un’amicizia che profuma d’amore, come diceva qualcuno.

The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes non è un anime d’azione o ricco di colpi di scena. È una storia contemplativa che fa leva sulla nostalgia e sul rimpianto, che si poggia su dialoghi introspettivi e immagini di rara bellezza. Ci spinge a riflettere sul valore del tempo e sul prezzo che siamo disposti a pagare per rivivere il passato. Lascia un velo di dolce tristezza, ricordandoci che le cose più preziose spesso sono quelle che non possiamo riavere.

Le animazioni realizzate dallo studio CLAP (Pompo, la cinefila) sono a dir poco splendide. Il contrasto tra i paesaggi estivi luminosi e la freddezza del tunnel è di grande effetto, sottolineando la natura effimera dei momenti trascorsi all’interno. La colonna sonora accompagna perfettamente le emozioni in campo, con ballate struggenti che sottolineano il senso di sacrificio e la malinconia di fondo.

Tuttavia, la pellicola non è priva di difetti. La storia, pur emozionante, si sviluppa in maniera abbastanza prevedibile e il sacrificio del proprio tempo come dimostrazione massima della propria determinazione è un concetto trattato in varie chiavi. Quello che colpisce però è la delicatezza della storia, l’accuratezza con cui sono delineati i personaggi e il ritmo deciso e coinvolgente che permette di arrivare dritti al punto in un’ora e mezza, senza temere di risultare inefficaci o aridi.

In conclusione, The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes è un viaggio emotivo che merita sicuramente di essere intrapreso. Da vedere, soprattutto se non si conosce il mondo degli anime e ci si vuole approcciare in punta di piedi.

(The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes, di Tomohisa Taguchi. 2022, mistery sci-fi, Giappone, 83′)

Autore dell'articolo: moviedigger