Quasi orfano è una commedia italiana di Umberto Carteni, al suo quarto film, che tratta in modo un po’ stereotipato il divario tra nord e sud, tra ricco e povero, tra marito e moglie, tra la città e la campagna. Potremmo andare avanti ancora per molto ma avete capito quali sono i contrasti su cui è palesemente giocata tutta la storia alla base del film.
I protagonisti sono Valentino (Riccardo Scamarcio) e Costanza (Vittoria Puccini), marito e moglie, che vivono a Milano e che hanno fondato un brand molto conosciuto nel mondo del design. Valentino, di origine pugliese, col passare del tempo, ha definitivamente tagliato i ponti con la sua famiglia, al punto di dichiararsi orfano e decidere di cambiare cognome. La famiglia di Valentino, numerosa e decisamente colorita, decide di riallacciare i contatti con Valentino, presentandosi improvvisamente a Milano.
Quasi orfano è la classica commedia italiana che parla d’identità, di famiglia, di crescita e di quanto si è disposti a rinnegare il passato per omologarsi e adeguarsi a degli standard inutili. Gli stereotipi tra nord e sud sono stati raccontati centinaia di volte (forse anche mille), ma il film di Carteni lo fa in modo intelligente, senza mai esagerare, sfruttando la bravura di un cast ben assortito che regala vivacità e colore alla vicenda. Così il film regge e intrattiene. E poi si ride. A tratti anche parecchio. Ed è forse questa la cosa più importante per una commedia che richiede allo spettatore solo di rilassarsi e di godere della semplicità della storia raccontata attraverso personaggi stereotipati, sì, ma mai banali e piatti.