MADAME WEB | Recensione del quarto film del Sony’s Spider-Man Universe

Il quarto film del Sony’s Spider-Verse Universe è (purtroppo) realtà. Dopo l’inspiegabile successo di Venom e Morbius, Sony non si è lasciata scappare l’occasione di espandere il suo “universo cinematografico” adattando per il grande schermo un nuovo personaggio dei fumetti Marvel legato a Spider-Man, l’enigmatica Madame Web. Ce n’era davvero bisogno? Assolutamente no.

La pellicola, co-scritta e diretta dall’esordiente S. J. Clarkson, segue la storia di Cassandra Webb (Dakota Johnson), un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre ragazze (Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced) destinate a diventare in futuro delle supereroine ma che nel presente dovranno fare di tutto per sopravvivere.

Il 2023 è stato un anno a dir poco complesso per i cinecomic. Il flop al botteghino di The Flash, Shazam 2, The Marvels, Ant-Man 3 e Aquaman 2 ha evidenziato che esiste una profonda stanchezza del pubblico per questo genere di pellicole (Guardiani della Galassia Vol. 3 e Spider-Man: Across the Spider-Verse sono delle belle anomalie). Questa disaffezione ha messo in allarme Sony. La casa di produzione nel corso del 2024 farà uscire in sala altri due film: Kraven e Venom 3. Perciò è importante sapere come sarà accolta Madame Web. Dopo aver letto il punteggio su Rotten Tomatoes, il disastro è annunciato.

Sul film non c’è molto da dire, sicuramente niente di positivo. Si capisce già dal trailer che questo è un prodotto (sì, un prodotto!) commerciale, senza un’idea creativa alla base. Il film risulta brutto e noioso. 110 minuti di niente. La sceneggiatura scritta a quattro mani è stata revisionata più e più volte anche dopo l’ingaggio di Dakota Johnson. Proprio la storia della protagonista risulta confusa e incompleta con dei buchi di trama evidenti. All’inizio i poteri di Cassandra risultano pure interessanti, ma si capisce che sono inutili nei combattimenti corpo a corpo con il villain (Tahar Rahim). Madame Web deve vedersela con la brutta copia di Spider-Man, un cattivo senza un briciolo di personalità e senza cervello. Il suo unico scopo è eliminare tre adolescenti solo perché gli sono apparse in sogno e hanno provato ad ucciderlo.

E la trama qui si infittisce perdendo di senso. Il film diventa una lunga e noiosa caccia guardia e ladri. Durante la fuga conosciamo un po’ meglio le tre ragazze a cui Cassandra fa da babysitter. Sono arrabbiate con il mondo perché sono state abbandonate dai genitori e hanno bisogno di trovare una vera famiglia. Così provano a fare squadra. A parte qualche simpatico battibecco risultano per lo più fastidiose.

Lasciamo comunque perdere la trama e i personaggi, concentriamoci invece sulle scene d’azione e sugli effetti visivi che per un film del genere sono un elemento importantissimo. Purtroppo anche in questo caso non si raggiunge la sufficienza. Il film presenta una CGI mediocre con effetti speciali presi direttamente da una pellicola dei primi anni 2000. Le scene action di Madame Web ci hanno riportato alla mente quelle dei vecchi cinefumetti (per intenderci Lanterna Verde), che però avevano la scusante di essere ancora in una fase sperimentale. Oggi un film del genere non ha scusanti.

Siamo sinceramente preoccupati per i prossimi film di questo sgangherato universo in cui Spider-Man esiste ma non appare mai.

Grazie al cielo non c’è nessuna scena post-credit.

(Madame Web di S. J. Clarkson. 2024, azione, USA, 110′)

Autore dell'articolo: moviedigger