la casa - il risveglio del male

LA CASA – IL RISVEGLIO DEL MALE | Recensione del film di Lee Cronin

Era il 1981 quando Sam Raimi, regista all’epoca sconosciuto, portò al cinema il suo primo film, Evil Dead. All’epoca La casa (titolo italiano) fece scalpore per le forti immagini di violenza e sangue, soprattutto nei confronti dei personaggi femminili. Nel corso degli anni è stato poi rivalutato fino a diventare un classico del genere horror. Il primo film ha dato inizio a una saga di successo ultra-quarantennale composta da cinque lungometraggi e una serie tv.

Nel 2013, il reboot La Casa dell’esordiente Fede Alvarez ebbe un successo incredibile nonostante nel progetto non fossero coinvolti direttamente né Sam Raimi né il protagonista storico Bruce Campbell. Se i primi tre episodi sono ricordati anche per la massiccia dose di comicità, la versione di Alvarez ha modernizzato il franchise. Il quinto capitolo, La Casa – Il risveglio del Male (Evil Dead Rise) di Lee Cronin riscrive ancora una volta la storia del Libro dei Morti per ricordarci che i demoni non possono morire.

Beth (Lily Sullivan), da poco incinta, va a trovare la sorella maggiore Ellie (Alyssa Sutherland), che sta crescendo tre figli da sola in un appartamento di Los Angeles. La riunione delle sorelle viene interrotta dalla scoperta di un libro misterioso nelle viscere del palazzo che libera demoni in grado di possedere le persone. L’incubo della famiglia ha inizio!

Cronin ambienta la sua versione di Evil Dead in un piccolo appartamento di città, creando un horror decisamente claustrofobico per il franchise. E la mossa risulta vincente! La regia alterna le normali inquadrature a degli zoom estremi che pongono lo spettatore faccia a faccia con i mostri (solo applausi per l’ottima combinazione di effetti e make-up). La fotografia, sporca e buia, spazia dai toni caldi a quelli freddi, evocando un’atmosfera di angoscia e paura. Anche il sonoro provoca disagio e ansia nello spettatore, tra rumori fortissimi e un silenzio assordante. Insomma tutto in La Casa – Il risveglio del Male trasmette la sensazione di essere in trappola e di non avere scampo.

Ma sono le interpretazioni del cast a dare al film una marcia in più. Sullivan interpreta Beth, una persona solo apparentemente fredda che tradisce una profonda insicurezza e fragilità. Quando si presenta alla porta di Ellie, cerca il consiglio e il conforto della sorella maggiore che, a suo dire, sa sempre cosa fare. Sutherland si presenta come una donna forte e decisa, una mamma single che farebbe di tutto per i propri figli. O forse dovremmo dire “farebbe di tutto ai propri figli”.

L’attrice della serie Vikings è spaventosa nel ruolo della madre demoniaca. Il livello di crudeltà e di violenza che raggiunge è assoluto. I figli, però, non sono le classiche vittime sacrificali: affrontano il demonio con coraggio e combattono con qualsiasi oggetto che trovano in casa. I tre fratelli sono fantastici nel gestire le emozioni contrastanti in questa difficile situazione: la colpa e il risentimento ribollono sotto la paura e il dolore.

Non sarebbe un film di Evil Dead senza il massimo del gore e del sangue, e il regista non delude neppure sotto questo aspetto. Aumenta la tensione rendendo ogni atto di tortura più ispirato del precedente. Pentole, forbici e altri oggetti da cucina diventano strumenti perversi per mutilare la carne e creare il caos all’interno. Ogni stanza dell’appartamento è sia un rifugio sicuro che un campo di battaglia. Tutto e tutti sono ricoperti di sangue: il rosso diventa il colore predominante e ci fa capire che nessuno è al sicuro!

Il film è perfetto? Non proprio. Gli snodi della storia sono spesso prevedibili: la sceneggiatura di Cronin è supportata non tanto dalle cose che accadono ma da come accadono. Il rischio di assistere a delle scene già viste che si ripetono in continuazione era alto, ma scongiurato da una messa in scena brillante e intelligente. Alcune battute alla Ash fanno un po’ storcere il naso e finiscono per distrarre e allontanare dal massacro per qualche istante, ma il film si riprende subito.

I fan della saga apprezzeranno anche i mille riferimenti e omaggi alla trilogia di Sam Raimi che non sono mai gratuiti ma inseriti perfettamente nel contesto. Insomma, La Casa – Il risveglio del Male è un divertimento sanguinoso e barbaro in grado di soddisfare il pubblico di genere e traumatizzare le nuove generazioni.

(La Casa – Il risveglio del Male di Lee Cronin. 2022, horror, 120′)

Autore dell'articolo: moviedigger