drammaturgia per il cinema

DRAMMATURGIA PER IL CINEMA | Festival di cinema gratuito a Napoli

Il festival cinematografico Drammaturgia per il cinema. La scrittura dell’immagine teatrale sul grande schermo, curata da Arci Movie per il Napoli Teatro Festival Italia, è dedicata ai grandi drammaturghi che hanno scritto per il cinema.

Scrivere per il cinema, elaborando soggetti e sviluppando sceneggiature fino ad arrivare alla messa in campo di regie coraggiose e stilisticamente eterodosse, ma a partire da un’origine e una formazione squisitamente teatrali. La rassegna “Drammaturgia per il cinema: la scrittura dell’immagine teatrale sul grande schermo” si propone di mostrare ed indagare questa filiazione, oscillante tra una matrice teatrale e una, spesso, grande produzione cinematografica. Drammaturghi che, in certi momenti della loro carriera, hanno voltato lo sguardo dal palcoscenico per dirigerlo verso il grande schermo, cimentandosi con l’arte delle immagini in movimento, trasformandosi in alcuni casi in registi di cinema, perfettamente integrati nella macchina cinema o del tutti irriverenti rispetto al suo linguaggio più tradizionale; ma sempre ri-portando sullo schermo una dimensione teatrale capace di sorprendere, con immagini nuove, forti e toccanti. Un percorso che parte dalle visioni shakespeariane di Orson Welles, passando per opere scritte da Davide Mamet, Gene Wilder o Tom Storppard, per approdare infine alla feroce scrittura contemporanea di Martin McDonagh.

Il festival si svolge tra il 19 giugno e il 1° luglio 2019 presso il Giardino Romantico di Palazzo Reale di Napoli. Le proiezioni sono gratuite ed iniziano alle ore 22.30. L’accesso all’area del dopo festival costa 3 euro.

PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Mercoledì 19 giugno 2019
Orson Welles per OTELLO (1952, 89’) di Orson Welles
Durante il periodo delle Repubbliche Marinare, Otello, detto il moro di Venezia, viene inviato dal doge a difendere la roccaforte di Cipro dai Turchi, dopo il suo matrimonio con la bella e nobile Desdemona. Avendo scelto Cassio come aiutante, Otello provoca invidia e gelosia nel perfido Iago, che comincia ad insinuare dubbi sulla fedeltà della moglie. Con un artificio, il subdolo Iago crea l’incidente del fazzoletto di Desdemona e l’ingenuo Otello gli crede e, folle di gelosia, soffoca la moglie con un cuscino.
Saluti di Ruggero Cappuccio, scrittore, drammaturgo e direttore del Napoli Teatro Festival Italia

Giovedì 20 giugno 2019
Giuseppe Patroni Griffi per ADDIO FRATELLO CRUDELE (1971, 104’) di Giuseppe Patroni Griffi
Nella Mantova rinascimentale, Annabella e Giovanni coltivano segretamente un amore incestuoso. Quando Annabella resta incinta del fratello decide di sposare il meno sgradito fra i suoi molti pretendenti, il nobile Soranzo. Quando questi scopre però che la sua sposa non solo non è vergine, ma addirittura incinta, invita la famiglia della sposa ad un banchetto per vendicarsi dell’onta subita e compiere un eccidio. Sarà però lo stesso Giovanni a spargere per primo il sangue, uccidendo l’amata sorella ed offrendone il cuore al rivale.

Venerdì 21 giugno 2019
Jean-Claude Carrière per IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA (1972, 104’) di Luis Buñuel
Due coppie della borghesia parigina, la sorella di una delle due donne, che alza facilmente il gomito, insieme a un diplomatico di Miranda, un’immaginaria repubblica delle banane, tentano di organizzare una cena che, per vari motivi, non avrà mai luogo: un’incomprensione sul giorno dell’invito, un ristorante in cui si assiste alla veglia del proprietario morto, le manovre dell’esercito nel giardino dei padroni di casa.

Sabato 22 giugno 2019
Kenneth Tynan per MACBETH (1971, 134’) di Roman Polanski
Incitato dal responso di una profezia di tre streghe che lo vede incoronato re e dall’ambiziosa moglie, Macbeth uccide brutalmente il re Duncan di Scozia. Per assicurarsi il trono fa assassinare poi il suo fedele compagno e amico Banquo, al quale le streghe avevano promesso di diventare padre di una stirpe di re. La scia di violenza prosegue e Lady Macbeth, presa forse dal rimorso, si ammala gravemente per poi morire. Anche Macbeth, ormai schiavo delle predizioni delle streghe, viene infine ucciso dai rivoltosi che riportano sul trono il legittimo erede Malcolm.
Ospite Steve Della Casa, critico cinematografico e speaker di Hollywood Party

Domenica 23 giugno 2019
Gene Wilder per FRANKESTEIN JUNIOR (1974, 101’) di Mel Brooks
Il giovane barone di Frankenstein, erede di un’antica famiglia mitteleuropea, è un appassionato di ricerche scientifiche. Un giorno scopre un fluido magnetico grazie al quale, innestando un nuovo cervello in un uomo morto, lo si richiama in vita. Trafugato un cadavere gigantesco e un cervello di essere anormale, il effettua l’esperimento e produce un mostro. Naturalmente la nuova creatura semina, non appena si muove, terrore e morte; è, tuttavia, vulnerabile nei suoi sentimenti perché incline alla compassione e, soprattutto, all’amore.

Lunedì 24 giugno 2019
David Mamet per GLI INTOCCABILI (1987, 115’) di Brian De Palma
A Chicago nel 1930, durante il Proibizionismo, Al Capone domina ormai incontrastato la malavita, avendo sterminato senza pietà le bande rivali e seminando il terrore nella città con le sue crudeli vendette. Il commercio clandestino degli alcolici, sua principale attività, è per lui una fonte di guadagno enorme e, per mantenerne l’esclusiva, egli non solo usa ogni sorta di violenze, ma si serve della corruzione su vasta scala, che gli consente di avere complici e spie perfino fra le autorità cittadine e la stessa polizia. Eliot Ness, un giovane agente del Dipartimento del tesoro, viene incaricato di stroncare la sua illecita attività.

Martedì 25 giugno 2019
Tennessee Williams per UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO (1951, 122’) di Elia Kazan
Rimasta vedova a causa del suicidio del marito, la fragile Blanche si trasferisce dal Mississippi a New Orleans, a casa di sua sorella Stella, sposata con il brutale Stanley Kowalski. Blanche in realtà è fuggita a causa della sua condotta scandalosa e ha perduto la proprietà di famiglia, della quale una parte spettava a Stella, e comincia a raccontare una serie di bugie per coprire il suo passato, ma Stanley vuole vederci chiaro. Fra gli amici del cognato, Blanche conosce il timido Mitch, che subisce il fascino della donna, ma Stanley scopre la verità sulla cognata e informa l’amico, che si allontana, cancellando così la possibilità per Blanche di rifarsi una vita.

Mercoledì 26 giugno 2019
Al Pacino per RICCARDO III. UN UOMO, UN RE (1996, 107’) di Al Pacino
Al Pacino decide di mettere in scena il “Riccardo III” di Shakespeare e organizza una compagnia con la quale comincia a provare il testo. Ma il lavoro procede in maniera insolita. Così interrompe le prove per andare in strada a New York ad ascoltare le opinioni di sconosciuti su Shakespeare, e poi intervista famosi colleghi, John Gielgud, Derek Jacobi, Kenneth Branagh, Vanessa Redgrave, James Earl Jones e Kevin Kline sul loro modo di affrontare il drammaturgo inglese. Infine, la messa in scena della tragedia procede e gli attori, assegnati i ruoli, portano avanti il copione, cercando di capire e spiegare il testo allo spettatore.
Ospite Stefano Manferlotti, docente di Letteratura Inglese presso l’Università Federico II di Napoli

Mercoledì 27 giugno 2019
Tom Stoppard per SHAKESPEARE IN LOVE (1998, 123’) di John Madden
Siamo nell’estate del 1593. William Shakespeare, giovane astro in ascesa della scena teatrale londinese, si trova improvvisamente in preda a un paralizzante blocco creativo. L’età elisabettiana è al culmine, Londra è uno dei centri culturali più vivaci d’Europa, ma Will non riesce a trovare una fonte d’ispirazione. Per quanto si forzi, e nonostante le pressioni esercitate su di lui da finanziatori e proprietari di teatri, non riesce a trovare l’entusiasmo necessario a scrivere la sua nuova, attesissima opera. Ha bisogno di una musa ispiratrice, e la trova, innamorandosi di una donna con la quale vivrà un amore tumultuoso.

Giovedì 28 giugno 2019
Peter Morgan per THE QUEEN-LA REGINA (2006, 100’) di Stephen Frears
Maggio 1997. Dopo diciotto anni di amministrazione del Partito Conservatore, lo scozzese Tony Blair, giovane membro di rilievo dei Laburisti, diventa Primo ministro del governo di Sua Maestà, e si prepara a essere accolto con freddezza e distacco dalla Regina Elisabetta II. Il 31 agosto dello stesso anno, a Parigi, Lady Diana muore in un incidente automobilistico. Il popolo britannico è affranto dalla morte della “principessa del popolo”, mentre la famiglia reale e la stessa sovrana rimangono in vacanza trincerandosi in un silenzio che i sudditi non gradiscono affatto, tornando a Buckingham Palace solo dopo una settimana dall’avvenimento.

Venerdì 29 giugno 2019
Fabio Cavalli per CESARE DEVE MORIRE (2012, 74’) di Paolo e Vittorio Taviani
All’interno del teatro del carcere di Rebibbia, si conclude la rappresentazione del “Giulio Cesare” di Shakespeare, affidata ad alcuni detenuti della sezione Alta Sicurezza. I detenuti, qui in veste di attori, tornano nelle celle. Sei mesi prima, infatti, il direttore del carcere aveva annunciato il progetto della rappresentazione teatrale; ne seguono quindi i provini. Il “Giulio Cesare”, dunque, prende corpo progressivamente ed è l’occasione per gli attori di comprendere come le passioni, i legami e i tradimenti che punteggiano, guidano o traviano la vita dell’uomo non sono mai cambiate nei secoli e che le vicende della storia riproducono, solo in scala diversa, quelle delle vite di tutti.

Sabato 30 giugno 2019
Jeremy “Jez” Butterworth per BLACK MASS-L’ULTIMO GANGSTER (2015, 122’) di Scott Cooper
Si tratta di un action-drama ambientato a South Boston all’inizio degli anni 70, dove l’agente della FBI John Connolly riesce a convincere un boss della mafia irlandese, Jimmy Bulger, a collaborare con l’FBI per eliminare un nemico comune: la mafia italiana. Questa innaturale e nefasta alleanza permette a Bulger, non solo di sfuggire alla legge, ma anche di rafforzare il suo potere, diventando il signore del crimine di Boston e uno dei più pericolosi gangster della storia degli Stati Uniti.

Domenica 1 luglio 2019
Martin McDonagh per TRE MANIFESTI A EBBING MISSOURI (2017, 115’) di Martin McDonagh
Il film segue le tragicomiche vicende di una madre in cerca di giustizia per la figlia, ingaggiando una lotta contro un disordinato branco di poliziotti pigri e incompetenti. Dopo mesi trascorsi senza passi in avanti nelle indagini sull’omicidio di sua figlia, Mildred Hayes decide di prendere in mano la situazione e protestare contro le indolenti forze dell’ordine. Sulla strada che porta in città, la madre furente noleggia tre grandi cartelloni pubblicitari sui quali piazza una serie di messaggi polemici e controversi, rivolti al capo della polizia.

Autore dell'articolo: moviedigger

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