una battaglia dopo l'altra

UNA BATTAGLIA DOPO L’ALTRA | La recensione del film di Paul Thomas Anderson con Leonardo DiCaprio e Sean Penn

Classificazione: 4 su 5.

Una battaglia dopo l’altra (titolo originale One Battle After Another) non è semplicemente l’ultimo lavoro di Paul Thomas Anderson; è una dichiarazione cinematografica potente e urgente che rispecchia l’attualità. Se i precedenti capolavori di Anderson avevano fissato standard altissimi che si pensava non potessero essere superati o quantomeno eguagliati, il regista losangelino li eccede con questo adattamento moderno e impetuoso del romanzo Vineland di Thomas Pynchon. È, senza dubbio, il suo film più vitale e ambizioso degli ultimi anni (senza nulla togliere al bellissimo Licorice Pizza), e si candida autorevolmente come una delle opere più significative di questa stagione cinematografica.

Fin dai primi istanti, il film ci immerge nella vita frenetica e paranoica di Bob Ferguson (un Leonardo DiCaprio semplicemente monumentale), ex attivista per i diritti civili e rivoluzionario bombarolo. Dopo l’arresto della sua compagna, Bob vive nascosto, cercando di restare ai margini della società insieme alla figlia, Wilma (la rivelazione assoluta Chase Infiniti).

Tuttavia, il passato bussa alla porta in modo inaspettato e brutale: il ritorno del suo acerrimo nemico, il Colonnello Steven J. Lockjaw (un terrificante Sean Penn al suo meglio da anni), ora a capo di un gruppo di suprematisti bianchi, trasforma la loro esistenza in una fuga disperata. Il Colonnello ha un bersaglio chiaro: Wilma, la figlia nata da un’unione interrazziale che, se scoperta, potrebbe rovinargli carriera e reputazione.

Quando Wilma viene catturata, l’ex militante si lancia in una ricerca rocambolesca e adrenalinica per ritrovarla. In questa missione è aiutato dai suoi vecchi amici del gruppo French 75 e da altri compagni in lotta contro il sistema. In questa corsa disperata verso la libertà, il nostro “moderno Lebowski” riscopre i principi in cui ancora crede (a parte qualche frase in codice). Principi che, a modo suo, è riuscito a trasmettere alla figlia.

Il film è trainato da un cast straordinario. DiCaprio dispiega il meglio delle sue doti, mescolando perfettamente la commedia più irriverente con un dramma profondissimo. Il suo Bob è un “eroe” in declino che si riscopre tale per l’amore della figlia. Di fronte a lui, Sean Penn è semplicemente agghiacciante: la sua interpretazione è un ritratto inquietante di rabbia tossica, odio puro e profonda insicurezza mascherata da spavalderia. È una performance da brividi accentuata da evidenti tic fisici che rendono il suo personaggio ancora più detestabile.

La vera scintilla del film si accende con l’arrivo di Chase Infiniti, stella nascente di Hollywood. L’attrice porta sullo schermo una Wilma dinamica, forte e indipendente. Al suo fianco, una sensuale e temeraria Teyana Taylor interpreta Perfidia, sua madre e vero motore narrativo dell’intera vicenda. Il cast è impreziosito da nomi di spicco come Benicio Del Toro e Regina Hall, che arricchiscono la pellicola con la loro presenza, regalando momenti rispettivamente divertenti e melodrammatici.

Nonostante le sue oltre due ore e mezza, il film scorre via in un lampo, guidato da un montaggio serrato ma mai frenetico che non concede tregua allo spettatore. La fotografia, curata dallo stesso PTA, è polverosa, vibrante e immersiva, calando perfettamente chi guarda nell’America più fragile, bigotta e profonda. Ma la vera magia la compie la colonna sonora di Jonny Greenwood: un tappeto sonoro che oscilla tra una giocosità quasi folle e una grandiosità operistica, capace di enfatizzare ogni singolo battito di cuore e ogni cruciale svolta narrativa.

Una battaglia dopo l’altra è un’esperienza cinematografica esaltante e completa: politicamente incisiva, profondamente toccante e irresistibilmente divertente. Più che un semplice film, è una sensazionale opera d’arte che bilancia perfettamente dramma e azione.

PTA ha plasmato un’opera accessibile a tutti ma che al contempo lancia un messaggio urgente e più che mai attuale, cogliendo in modo magistrale lo spirito caotico e diviso del nostro tempo. Ma la vera forza risiede nella sua esecuzione: lo fa con una gioia contagiosa e un’energia straripante che lasciano lo spettatore in uno stato di assoluta euforia.

Correte al cinema! Non perdete quello che è, a nostro avviso, il film dell’anno.

(Una battaglia dopo l’altra, di Paul Thomas Anderson. 2025, drammatico, USA, 162′)