MISSION: IMPOSSIBLE | I sette film della saga dal peggiore al migliore

Contro ogni previsione, la saga di Mission: Impossible è riuscita a migliorarsi costantemente, affermandosi come uno dei franchise action thriller più avvincenti e innovativi del grande schermo. Dal 1996 al 2025, Tom Cruise, nei panni dell’iconico agente dell’IMF Ethan Hunt, affiancato dagli inseparabili Benji Dunn (Simon Pegg) e Luther Stickell (Ving Rhames), ci ha regalato un crescendo di acrobazie mozzafiato e stunt ai limiti dell’impossibile. Ogni nuovo capitolo non solo ha elevato gli standard delle scene d’azione, ma ha offerto al pubblico un’esperienza cinematografica unica, mantenendo intatto il DNA distintivo di suspense e alta tensione che è il marchio di fabbrica della serie.

Con l’uscita dell’ottavo capitolo, The Final Reckoning (qui la nostra recensione), è il momento perfetto per guardare indietro ai sette film usciti finora e classificarli dal “peggiore” al “migliore”, sempre secondo la nostra personalissima opinione.

7. Mission: Impossible 2 (2000)

Diretto da John Woo, Mission: Impossible 2 è considerato all’unanimità il capitolo meno riuscito della serie. Nonostante sia stato un enorme successo al botteghino, incassando oltre 500 milioni di dollari a fronte di un costo di 125, il film risente pesantemente dello stile del regista: rallenti esagerati, sequenze d’azione poco realistiche e un triangolo amoroso forzato. Sono proprio la trama meno intricata e la storia sentimentale tra Ethan Hunt (Tom Cruise) e Nyah Nordoff-Hall (Thandiwe Newton) a rendere MI2 il peggiore della saga.

Nonostante i difetti evidenti, salviamo Sir Anthony Hopkins nei panni del superiore di Ethan e il primo assaggio di un Tom Cruise spericolato, impegnato nell’arrampicata in solitaria sulle rocce di Dead Horse Point nello Utah. La scena iniziale ha indubbiamente posto le basi per i futuri, audaci stunt che avrebbero caratterizzato la serie.

6. Mission: Impossible – Dead Reckoning (2023)

Il penultimo capitolo (finora) della saga, Dead Reckoning, dimostra ancora una volta l’impegno di Christopher McQuarrie e Tom Cruise nel superare i limiti. Il film è un trionfo di sequenze d’azione spettacolari, con l’inseguimento per le strade di Roma, il salto in motocicletta da un dirupo altissimo e il combattimento sul treno che sono già entrate nella storia del cinema. La trama, che ruota attorno a un’intelligenza artificiale pronta a sterminare l’umanità, è estremamente attuale e offre una posta in gioco mai così alta. Ma è propria la narrazione e i nuovi personaggi a non convincere. Sembra tutto un pretesto per arrivare il prima possibile agli stunt di Tom che intrattengono benissimo ma non possono da soli salvare il film.

5. Mission: Impossible III (2006)

J.J. Abrams ha fatto il suo debutto alla regia cinematografica con Mission: Impossible III, e ha rilanciato la serie dopo il passo falso del secondo capitolo. Il film riporta la saga a un’estetica più radicata, introducendo il formidabile villain Owen Davian (interpretato da Philip Seymour Hoffman) e approfondendo la vita privata di Ethan con l’introduzione della moglie Julia (Michelle Monaghan). Questo ha offerto ai fan l’opportunità di vedere un Ethan più vulnerabile che mai. A differenza della patinata storia d’amore di M:I-2, questa nuova relazione ha fornito le basi emotive per M:I-3 e ha gettato le fondamenta per l’arco narrativo di Ethan che si sarebbe sviluppato nel franchise.

A ciò si aggiungono una fantastica rapina in Vaticano, l’assalto al ponte di Chesapeake Bay, l’introduzione di Simon Pegg nei panni di Benji e un finale (letteralmente) mozzafiato, e si ottiene un Mission: Impossible emotivamente più profondo. Questa pellicola ha aperto una strada completamente nuova per la saga.

4. Mission: Impossible – Protocollo Fantasma (2011)

Mission: Impossible – Protocollo Fantasma: L’ultimo capitolo della saga a non essere diretto da Christopher McQuarrie, storico collaboratore di Tom Cruise, è stato un trionfo. Diretto da Brad Bird, al suo primo film live-action dopo quasi dieci anni alla Pixar (dove ha firmato capolavori come Gli Incredibili e Ratatouille), Protocollo Fantasma ha rilanciato il franchise.

Il film si basa sul successo di Mission: Impossible III, reinventando i classici thriller di spionaggio con un tocco di umorismo e inaugurando l’era delle “acrobazie mozzafiato di Tom Cruise”. Chi può dimenticare la celebre scalata del Burj Khalifa a Dubai? Un vero e proprio balzo in avanti rispetto all’arrampicata di Mission: Impossible 2.

Ancora una volta, Ethan Hunt si trova rinnegato dall’IMF e accusato di tradimento. Ma Protocollo Fantasma eleva il pericolo e la posta in gioco, affidando a Benji un ruolo cruciale sul campo e culminando con l’iconica corsa di Tom Cruise attraverso una tempesta di sabbia e un’emozionante lotta finale in una torre di 20 piani. E non dimentichiamoci della scena iniziale al Cremlino!

3. Mission: Impossible – Rogue Nation (2015)

Con l’uscita di Rogue Nation, il quinto capitolo di Mission: Impossible, il franchise aveva finalmente trovato il suo centro. Il mondo di Ethan Hunt appariva più coeso e profondo, ben oltre quanto offerto dai film precedenti.

Con Luther e Benji ormai al suo fianco, Ethan si confronta con l’enigmatica agente dell’MI6 Ilsa Faust, interpretata da Rebecca Ferguson, e con l’inquietante Solomon Lane, portato in scena da Sean Harris, uno dei migliori villain della saga. Affrontando il Sindacato, un’organizzazione terroristica composta da spie e mercenari creduti morti, Ethan si trova di fronte al suo nemico più formidabile fino a quel momento.

Christopher McQuarrie, subentrato senza intoppi alla regia, ha diretto momenti memorabili: un inseguimento in auto in Marocco, un’audace rapina in una camera blindata subacquea (con Cruise che trattiene il respiro per sei minuti), una tesissima sparatoria alla Staatsoper di Vienna e l’alleanza tra Ethan e Ilsa.

2. Mission: Impossible (1996)

Il film che ha dato il via a tutto. Brian De Palma, con la sua inconfondibile impronta stilistica, crea un thriller di spionaggio autoriale, pieno di tradimenti e doppi giochi. La sequenza dell’infiltrazione nella sede della CIA a Langley è iconica e ha stabilito lo standard per le scene di hacking e furto nel cinema d’azione. Sebbene la trama possa essere un po’ troppo articolata e il cattivo non proprio memorabile, il film cattura perfettamente l’essenza di un’operazione sotto copertura ad alto rischio e introduce al mondo l’agente Ethan Hunt e le sue gesta impossibili. È un inizio decisamente solido e incoraggiante, il punto di partenza per una saga che ha raggiunto vette ancora più alte.

1. Mission: Impossible – Fallout (2018)

Fallout non è solo il miglior film di Mission: Impossible, ma è anche uno dei migliori film d’azione di tutti i tempi. Christopher McQuarrie torna alla regia e eleva ogni aspetto della serie a un livello superiore. Le scene action sono incredibilmente ambiziose (il salto HALO e l’inseguimento in elicottero sono leggendari), la trama è complessa e ricca di colpi di scena, e le motivazioni dei personaggi sono più sfumate che mai. Henry Cavill è un’ottima aggiunta al cast, e il film culmina in un finale al cardiopalma che combina azione e suspense in modo magistrale. Fallout è un tour de force cinematografico, un’opera d’arte dell’action che consolida la posizione di Mission: Impossible come la serie più affidabile e innovativa del suo genere.