Karate Kid: Legends

KARATE KID: LEGENDS | La recensione del sesto film della saga sulle arti marziali

Classificazione: 3 su 5.

Sony Pictures si prepara a rilanciare una delle saghe più iconiche degli anni ’80 con Karate Kid: Legends diretto da Jonathan Entwistle e scritto da Rob Lieber. Questo sesto capitolo cinematografico del leggendario Karate Kid è ambientato tre anni dopo gli eventi della sesta stagione di Cobra Kai.
Il film si trova di fronte a una sfida ambiziosa: soddisfare i fan di lunga data, cresciuti con il Maestro Miyagi, e allo stesso tempo conquistare un pubblico più giovane che ha scoperto il franchise grazie al successo della serie Netflix.

La storia segue Li Fong (interpretato da Ben Wang), un ragazzo costretto a lasciare Pechino e la sua scuola di kung fu per trasferirsi a New York con la madre, a seguito di una tragedia familiare. Nonostante abbia promesso alla madre di non combattere più, Li Fong si trova a dover infrangere la parola data per aiutare la sua nuova amica newyorkese, Mia, e suo padre.
Per affrontare e sconfiggere Connor Day, ex fidanzato di Mia, bullo del quartiere e campione in carica del New York Karate Tournament, Li Fong riceve un aiuto inaspettato: quello del leggendario maestro di kung fu Mr. Han (Jackie Chan) e del primo “Karate Kid”, Daniel LaRusso (Ralph Macchio). Unendo stili di combattimento che, come ci ha insegnato il maestro Miyagi, sono “due rami dello stesso albero”, il nostro eroe si prepara ad affrontare il torneo più difficile e importante della Grande Mela.

Karate Kid: Legends riesce nell’impresa di creare un solido ponte tra il ramo americano originale della saga cinematografica e la sua controparte cinese, rappresentata dalla serie TV. Questa fusione culturale e narrativa è uno dei punti di forza del film.

Il giovane protagonista, Ben Wang, si dimostra una scelta eccellente, sfoggiando non solo notevoli doti recitative ma anche impressionanti capacità fisiche che elevano le scene d’azione a momenti spettacolari. La sua performance è centrale nel rendere credibile e avvincente la nuova iterazione della storia.

New York emerge come una vera e propria coprotagonista, non solo uno sfondo, ma un elemento narrativo cruciale che influenza lo sviluppo della trama. Le sue atmosfere urbane ricordano vividamente quelle dei fumetti e dei primi film di Spider-Man, evocando quelle “vibes” metropolitane che, paradossalmente, sembrano mancare nelle recenti pellicole sull’Uomo Ragno.

Anche i personaggi secondari che ruotano attorno a Li Fong sono ben sviluppati e interessanti, ognuno con le proprie peculiarità. Tra questi, spiccano in particolare le figure iconiche dei maestri Daniel LaRusso e, soprattutto, del saggio Mr. Han, interpretato dal leggendario Jackie Chan.

Tuttavia, questi ottimi presupposti culminano in una storia sin troppo banale e prevedibile, una vera e propria “copia carbone” del primo capitolo. L’idea del doppio mentore, che avrebbe dovuto innescare nuovi sviluppi di trama, non riesce a portare quella ventata di novità necessaria per rendere il film memorabile. Sebbene non manchino citazioni e sorprese che entusiasmeranno i fan di vecchia data, queste non sono sufficienti a elevare il titolo a un livello più alto del semplice intrattenimento.

Karate Kid: Legends getta delle basi solide per l’inizio di una nuova saga action (box-office permettendo), ma per gli eventuali prossimi capitoli ci aspettiamo qualcosa di decisamente più originale.

(Karate Kid: Legends, di Jonathan Entwistle. 2025, azione, USA, 94′)