Nella prestigiosa cornice della Royal Festival Hall di Londra, domenica sera si è svolta la cerimonia di premiazione dei BAFTA, i più importanti riconoscimenti cinematografici britannici. Questi premi, che celebrano produzioni provenienti da tutto il mondo, sono spesso considerati un’anticipazione degli Oscar.
Quest’anno, due pellicole si sono distinte su tutte le altre, conquistando entrambe quattro premi: Conclave, il thriller drama di Edward Berger ambientato in Vaticano, e The Brutalist, il monumentale film di Brady Corbet che narra la storia di un architetto ebreo ungherese che trova rifugio negli Stati Uniti.
Il discusso Emilia Pérez di Jacques Audiard si è aggiudicato due premi: miglior film non in lingua inglese e miglior attrice non protagonista, riconoscimento andato alla bravissima Zoe Saldaña. Doppietta anche per il musical Wicked di Jon M. Chu, premiato per i migliori costumi e la migliore scenografia, e per Dune: Part Due di Denis Villeneuve, nel sonoro e negli effetti speciali e visivi.
A Real Pain di Jesse Eisenberg ha conquistato sia il premio per il miglior attore non protagonista (Kieran Culkin) che quello per la migliore sceneggiatura originale. Due riconoscimenti anche per l’animazione Wallace e Gromit – Le piume della vendetta di Nick Park e Merlin Crossingham, che si è distinto come miglior film d’animazione e miglior film per famiglie.
A sorprendere è stata soprattutto la vittoria di Mickey Madison come miglior attrice protagonista. La sua interpretazione in Anora, commedia di Sean Baker già vincitrice della Palma d’oro a Cannes, ha superato le aspettative della critica, che davano per favorita Demi Moore per il suo ruolo in The Substance.
Tra i grandi esclusi della serata, invece, A Complete Unknown, il biopic su Bob Dylan diretto da James Mangold, che nonostante le sei candidature non ha ricevuto alcun premio.
I vincitori dei Bafta 2025
- Miglior film – Conclave di Edward Berger
- Miglior film britannico – Conclave di Edward Berger
- Miglior esordio britannico – Kneecap di Rich Peppiatt
- Miglior film in lingua non inglese – Emilia Pérez di Jacques Audiard
- Miglior documentario – Super/Man: The Christopher Reeve Story di Ian Bonhôte e Peter Ettedgui
- Miglior film d’animazione – Wallace e Gromit – Le piume della vendetta di Nick Park e Merlin Crossingham
- Miglior regia – Brady Corbet per The Brutalist
- Miglior sceneggiatura originale – Jesse Eisenberg per A Real Pain
- Miglior sceneggiatura non originale – Peter Straughan per Conclave
- Miglior attrice protagonista – Mickey Madison per Anora
- Miglior attore protagonista – Adrien Brody per The Brutalist
- Miglior attrice non protagonista – Zoe Saldaña per Emilia Pérez
- Miglior attore non protagonista – Kieran Culkin per A Real Pain
- Miglior casting – Sean Baker e Samantha Quan per Anora
- Miglior fotografia – Lol Crawley per The Brutalist
- Migliori costumi – Paul Tazewell per Wicked
- Miglior scenografia – Nathan Crowley e Lee Sandales per Wicked
- Miglior montaggio – Nick Emerson per Conclave
- Miglior trucco e acconciatura – Pierre-Olivier Persin, Stéphanie Guillon, Frédérique Arguello, Marilyne Scarselli per The Substance
- Miglior colonna sonora – Daniel Blumberg per The Brutalist
- Miglior sonoro – Ron Bartlett, Doug Hemphill, Gareth John e Richard King per Dune: Part Two
- Migliori effetti speciali e visivi – Paul Lambert, Stephen James, Gerd Nefzer e Rhys Salcombe per Dune: Part Two
- Miglior cortometraggio britannico d’animazione – Wander to Wonder di Nina Gantz, Stienette Bosklopper, Simon Cartwright, Maarten Swart
- Miglior cortometraggio britannico live action – Rock, Paper, Scissors di Franz Böhm, Ivan, Hayder Rothschild Hoozeer
- Miglior esordiente – David Jonsson