A COMPLETE UNKNOWN | Recensione del film di James Mangold con Timothée Chalamet

Classificazione: 4 su 5.

Non credo siano necessarie grandi premesse perché di questo film si vocifera da più di un anno e se ne parla ovunque ma per chi fosse rientrato da poco da Marte o si fosse appena svegliato dal coma, oggi vi diamo la nostra opinione su A complete Unknown, il biopic co-scritto e diretto da James Mangold su Bob Dylan con Timothe Chalamet, in uscita il 23 gennaio al cinema.

Il film è tratto dal libro di Elijah Wald “Il giorno che Bob Dylan prese la chitarra elettrica” e racconta di un Dylan giovanissimo e dei suoi esordi nel mondo del folk.
Dylan ad appena vent’anni arriva a New York con una chitarra, dei pezzi arrangiati e la determinazione nel conoscere la leggenda del folk Woody Guthrie. Durante l’incontro in ospedale con Guthrie, Dylan conosce anche il cantautore e compositore folk Pete Seeger (un brillante Edward Norton) il quale lo introdurrà nel mondo dei festival e della discografia.

Durante i primi mesi a New York, Dylan si innamorerà di Sylvie Russo, (una toccante e tormentata Elle Fanning), unico personaggio inventato del film, liberamente ispirato al grande amore di Bob, Suze Rotolo. A minare l’equilibrio della relazione tra Sylvie e Bob, c’è la forte attrazione che Dylan prova per Joan Baez (l’incredibile interpretazione di Monica Barbaro vale il film).

In breve tempo Dylan diventa famosissimo, le fan lo rincorrono per strada, nei locali, durante i concerti. Bob non vuole essere etichettato e il mondo folk inizia a stargli stretto, si sente ammanettato a una stanza già esplorata e ormai poco stimolante. Inizia o ricomincia così una crisi interiore che lo porterà a prendere decisioni drastiche.

Durante la conferenza stampa che ha seguito l’anteprima di venerdì, Edward Norton ha affermato: “Non eravamo interessati a scrivere una pagina di Wikipedia su ciò che è accaduto, volevamo raccontare una storia.” Ed è proprio questo che vedrete al cinema: non immaginatevi un canonico biopic che narra i fatti, la musica di Dylan presentissima e costante (tutte le canzoni sono cantate e suonate con sconvolgente bravura da Chalamet e Barbaro) scandisce la narrazione e mette d’accordo tutti: i fan di Chalamet ameranno la storia, i fan di Dylan rimarranno impressionati dall’interpretazione. Timothe Chalamet si conferma un attore straordinario che a nemmeno trent’anni realizza l’interpretazione della vita.

È un film coinvolgente e seducente che mette d’accordo tutti genuinamente e senza malizia perché si prende la libertà in modo coraggioso di decidere cosa enfatizzare e cosa minimizzare uscendo dai dogmi biografici. Libero, controcorrente e determinato come Dylan.

(A Complete Unknown, di James Mangold. 2025, USA, biopic, 141′)